venerdì 12 dicembre 2025

Giuseppe D'Angelo - Mysterious traveller: The music of Wayne Shorter

 Giuseppe D'Angelo 

Mysterious traveller: The music of Wayne Shorter

Giuseppe D'Angelo 

Mysterious traveller: The music of Wayne Shorter

(Dodicilune - 2025)

Con Mysterious Traveller: The Music of Wayne Shorter, pubblicato l’8 ottobre 2025 per Dodicilune, il compositore e pianista torinese Giuseppe D’Angelo firma un omaggio colto, rispettoso ed insieme personale a una delle figure più luminose della storia del jazz moderno. Wayne Shorter – scomparso nel 2023, mentre D’Angelo era già immerso nella lavorazione di questo progetto – rappresenta infatti un faro per intere generazioni di musicisti: un esploratore del suono che ha attraversato oltre sei decenni di trasformazioni, dai Jazz Messengers all’epoca d’oro con Miles Davis, fino alle avanguardie elettriche dei Weather Report ed alle pagine orchestrali più tarde e spirituali. Il disco nasce come punto di incontro tra due mondi sonori: il trio jazz di Stefano Risso (contrabbasso), Nicola Meloni (piano) e Mattia Barbieri (batteria), ed il Quartetto Eridano, formazione classica con Sofia Gimelli e Rebecca Scuderi ai violini, Carlo Bonicelli alla viola e Chiara Piazza al violoncello. D’Angelo dirige, arrangia e si pone come “ponte” fra queste due dimensioni, orchestrando una musica che conserva l’impianto armonico originale dei brani di Shorter, ma rilegge forma e timbro attraverso la sua sensibilità compositiva. Ne nasce un lavoro in cui la scrittura cameristica, la tradizione jazzistica e l’eredità modale del maestro americano convivono in un equilibrio prezioso. Pur evitando strappi o forzature, D’Angelo non si limita alla celebrazione museale: la sua mano si coglie nei passaggi formali, nei dialoghi tra trio e quartetto, nei momenti in cui l’atmosfera shortheriana si apre a spazi di nuova immaginazione.
Il risultato è una musica che rimane fedele allo spirito dell’originale – quel misto di lirismo astratto, tensione armonica e profondità interiore tipico del periodo ’60-’70 – ma che respira libertà e contemporaneità. Il trio jazz porta fluidità, respiro improvvisativo, pulsazione moderna; il quartetto d’archi aggiunge profondità timbrica, delicate trasparenze o improvvise densità emotive. D’Angelo modella questi materiali con una scrittura che sa essere rigorosa ma mai accademica, valorizzando la voce di ogni musicista e creando momenti di vera sintesi tra improvvisazione e musica da camera. C’è una cura artigianale nel modo in cui i piani sonori si sovrappongono, nel modo in cui l’armonia lascia emergere la melodia shortheriana senza soffocarla, nelle aperture orchestrali che fanno respirare la forma. 
Mysterious Traveller (omonimo titolo del quinto album dei Weather Report),  non è un semplice tributo, ma un’opera che rinnova il senso dell’ascolto della musica di Wayne Shorter: un viaggio che attraversa la sua eredità armonica e poetica rivelandone la forza, l’attualità e la continua capacità di generare nuove forme.
Un lavoro colto, equilibrato, profondamente musicale: una lettura rispettosa ma creativa, che celebra Shorter senza imitarlo e allo stesso tempo conferma D’Angelo come una delle voci più sensibili nel panorama italiano tra jazz e composizione contemporanea.

Ascolta  Mysterious traveller: The music of Wayne Shorter su Spotify

Tracklist: Mysterious Traveller; Adam’s Apple; Pinocchio; Infant eyes; Schizophrenia – Go; The wildflower; The soothsayer – Footprints; The three Marias; Fall

 

mercoledì 10 dicembre 2025

Tale Cue - Eclipse of the midnight sun

 Tale Cue - Eclipse of the midnight sun


 Tale Cue - Eclipse of the midnight sun

(Freia - 2025)

Certe luci non si spengono mai: restano nascoste, attendono soltanto il momento giusto per riemergere. Così, dopo oltre trent’anni di silenzio, i Tale Cue tornano con Eclipse of the midnight sun, un lavoro che non è soltanto un nuovo inizio, ma la naturale prosecuzione di una storia rimasta sospesa dal 1992, dopo la pubblicazione del primo album Voices beyond my curtain
La band – formatasi nel lontano 1988, torna in pista con Laura Basla (voce), Silvio Masanotti (chitarre e basso), Giovanni Porpora (tastiere) ed Alessio Cobau (batteria) – riannodando i fili di un discorso interrotto, riprendendo il linguaggio del prog-rock più melodico e teatrale, filtrato però attraverso le esperienze e le sensibilità maturate negli anni. 

Sin dalle prime note di Voices from the past, breve ma evocativa introduzione, il disco dichiara la propria natura: un ponte tra memoria e rinascita. The Rage and the Innocence apre il viaggio vero e proprio con una tensione crescente, fatta di contrasti dinamici e una linea vocale intensa, seguita dal più articolato For gold and stones, dove il gruppo alterna momenti lirici e sezioni strumentali di grande fluidità. 

Con Suntears arriva una parentesi più intima, quasi una ballata in chiaroscuro, mentre Gordon Sinclair rimanda a un immaginario d’avventura, sostenuto da un groove deciso e una scrittura brillante. Tides e The cue esplorano i cicli interiori e la capacità della musica di contenere il caos, fino alla malinconia elegante di Lady M, forse il vertice emotivo dell’album. 

La chiusura è affidata a We will be back once more, dichiarazione di intenti e di orgoglio, ed infine Vertigo, suite di oltre dieci minuti che racchiude l’essenza dei Tale Cue di oggi – maturi, consapevoli ed ancora capaci di sorprendere. 

Prodotto con cura dalla label Freia Music, Eclipse of the midnight sun è un’opera che parla di ritorni, di memorie che si fanno musica e di un’eclissi finalmente dissolta. Un disco per chi crede che il tempo non cancelli le passioni autentiche, ma le trasformi in nuova luce.

Ascolta Eclipse of the midnight sun su Spotify

TracklistVoices from the past; The rage and the innocence; For gold and stones; Suntears; Gordon Sinclair; Tides; The cue; Lady M; We will be back once more; Vertigo

 

  

venerdì 5 dicembre 2025

Sergio Cammariere - La pioggia che non cade mai

 Sergio Cammariere - La pioggia che non cade mai


 Sergio Cammariere - La pioggia che non cade mai

(Parco della Musica Records - 2025)

A circa tre anni da Una sola giornata Sergio Cammariere torna con La pioggia che non cade mai, un disco che conferma la sua centralità nel cantautorato italiano più raffinato. Prodotto da Jando Music, Grandeangelo, Aldo Mercurio e Parco della Musica Records, l’album si presenta come un viaggio narrativo in tredici capitoli, una raccolta di stati d’animo più che di semplici canzoni, sospesa tra malinconia, ricerca interiore ed una rara cura artigianale del suono. Cammariere non abbandona la sua cifra stilistica, anzi l'approfondisce: la voce calda ed il pianoforte restano il cuore pulsante, mentre si rinnova la sintonia con i testi di Roberto Kunstler. Le ritmiche di Alfredo Golino ed Amedeo Ariano, insieme ai contrabbassi di Ares Tavolazzi, Luca Bulgarelli ed Alfredo Paixão, costruiscono un fondale sonoro ricco, dinamico, attraversato dagli archi di Giovanna Famulari, dal sax di Daniele Tittarelli e dalle chitarre di Christian Mascetta: un ensemble misurato, che veste il disco con eleganza. L’album si apre con L’amore è tutto, dichiarazione che riporta Cammariere alla grande tradizione della ballata romantica, dove la semplicità emotiva diventa forza narrativa.
La title track La pioggia che non cade mai cambia prospettiva: una visione quasi cinematografica che porta la riflessione sul piano ambientale, cercando un nuovo rapporto tra uomo e natura. Con La voce del cuore il disco assume una tonalità più intima e rarefatta: struttura modale, minimalismo, un equilibrio sottile tra cuore e mente che sfiora sentieri prog contemporanei.
Come una danza mescola sogno e introspezione su un insolito tappeto reggae-pop, mentre Una lunga attesa scava nel terreno fragile dell’assenza e del rimpianto con una delicatezza che è marchio di fabbrica dell’artista.                                                                                                        Il fiume scende giù è tra i vertici simbolici dell’album: voce, pianoforte, archi e ritmo mediterraneo evocano un flusso esistenziale che scende e risale, come la vita stessa.
Segue Certe storie ritornano, ballad classica nel respiro ma intensa nei dettagli emotivi, e Cosa sarà mai di me, dal sapore andaluso, dove memoria e fine dell’amore si intrecciano con una naturalezza malinconica. Con Come un sogno il tempo sembra fermarsi: il bolero, il piano e la voce disegnano una canzone quasi senza epoca.
Qualcosa che ho lasciato dietro me porta invece l’album verso un registro più pop ed immediato, mentre Un segreto d’amore apre uno spiraglio luminoso, una lettera aperta dal tono moderno e solare. Negli ultimi due brani il disco si fa ancora più sospeso: L’incerta realtà oscilla tra fragilità e speranza, tra ciò che muta e ciò che resta, fino a Davanti all’infinito, chiusura lirica e rarefatta, quasi un sussurro musicale che si dissolve oltre il tempo. La pioggia che non cade mai è un album di introspezione elegante, capace di mescolare jazz, cantautorato e suggestioni cinematografiche con una coerenza rara. Non cerca l’effetto immediato, ma lavora per sottrazione, puntando all’essenziale: il suono, la parola, l’emozione.

Ascolta La pioggia che non cade mai su Spotify 

Tracklist: L’amore è tutto; La pioggia che non cade mai; La voce del cuore; Come una danza; Una lunga attesa; Il fiume scende giù; Certe storie ritornano; Cosa sarà mai di me; Come un sogno; Qualcosa che ho lasciato dietro me; Un segreto d’amore; L’incerta realtà; Davanti all’infinito

 

Giuseppe D'Angelo - Mysterious traveller: The music of Wayne Shorter

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