Ellesmere - Mere, on stage!
Ellesmere - Mere, on stage!
(AMS Records - 2025)
Mere, On Stage!, nuovo live del progetto Ellesmere guidato da Roberto Vitelli, è un ritratto in movimento, pulsante, dove
il progressive torna ad essere terreno di libertà e di pura
energia.
Registrato durante l’edizione 2024 del Prog &
Frogs Festival e pubblicato da AMS Records, si tratta del secondo album dal vivo della band e segna un nuovo capitolo
nella storia più che decennale del progetto. Dalle origini acustiche e
folk del debutto Les Châteaux de la Loire fino alle architetture
sinfoniche e modernamente rock di From Sea and Beyond e Wyrd, il progetto di Roberto Vitelli ha tracciato un percorso coerente ma in continua
evoluzione, che in Mere, On Stage! prende corpo.
Sul palco, accanto al multistrumentista e mente del progetto – una formazione di assoluto
rilievo: John Wilkinson alla voce, David Jackson (Van der Graaf Generator) al sax, Maurizio Guarini (Goblin) e Fabio Bonuglia alle
tastiere, Giacomo Anselmi alla chitarra e Diego Bertocci alla
batteria. Non semplici ospiti, ma una band vera, capace di fondere
tecnica e intensità con un interplay quasi telepatico.
La prima parte dell'album, con Ridge fanfare e Northwards, è più vivace ed emergono influssi tipici delle sonorità dei seventies (Yes in primis); con Tundra e Runaway l'atmosfera è più morbida ed il
tocco lirico di Vitelli emerge con grazia e misura.
Ed ecco arrivare la parte forse più prelibata con Crystallized, una suite dalle molte anime – dove jazz, rock sinfonico e hard rock si mescolano – con i fiati di Jackson che si inseriscono perfettamente. Ajar è in linea con la traccia precedente, mentre con Another world e Time, life again la melodia torna protagonista.
A chiudere il disco Broken barricades, omaggio ai
Procol Harum registrato in studio: la prima cover della band, raffinata e dal
sapore malinconico.
Mere, On Stage! è la fotografia di un gruppo in piena forma
creativa, che suona con libertà e convinzione. Vitelli dirige ma non
impone, costruisce un suono corale e dinamico, in cui ogni strumento
trova spazio e respiro.
In un’epoca di produzioni
perfette ed asettiche, un disco come questo riporta il prog alla sua
essenza più umana: la tensione tra forma ed improvvisazione, tra
rigore ed abbandono. Di questi tempi è una benedizione.
Ascolta Mere, on stage su Spotify
Tracklist: Ridge fanfare; Northwards; Tundra; Runaway; Crystallized; Ajar; Another world; Time, life again / Bonus studio track: Broken Barricades








