(AMS / BTF - 2025)
L’arte del prog come sintesi totale dell’universo musicale
Esordio solista per Diego Petrini, batterista, tastierista e tra le menti fondanti de Il Bacio della Medusa, gruppo cardine del progressive italiano contemporaneo. Il titolo del suo primo lavoro in proprio, La Materia del Suono, non è solo evocativo: è una dichiarazione di poetica. Qui la musica è sostanza viva e plastica, modellata con la sapienza di chi ha fatto del suono una vera e propria filosofia creativa.
Ideato come un concept strumentale (ad eccezione dell’ultima traccia), La Materia del Suono è un disco complesso, stratificato, che richiede ascolti attenti e profondi. Petrini non rinuncia all’ambizione: la sua opera è divisa in due sezioni concettuali – L’Armonia della Natura e Sull’Artificio dell’Uomo – che si pongono in contrasto dialettico, muovendosi tra contemplazione e critica.
A guidare l’ascoltatore è il pianoforte, punto d’origine della composizione ed asse portante dell’intera architettura sonora. Intorno ad esso gravitano elementi di jazz-rock, fusion, classica contemporanea, folk, elettronica vintage e prog sinfonico, in un continuo gioco di rimandi e sovrapposizioni. Non mancano infatti strumenti-simbolo del progressive anni ’70 come Moog e Mellotron, usati con intelligenza mai derivativa, ma come mattoni sonori per costruire un linguaggio personale.
I brani scorrono come episodi cinematografici, quasi visivi: Come in mare le onde apre il disco con un incedere liquido e ipnotico, mentre Immagini al tramonto e Macchia verde restituiscono tutta la delicatezza impressionista dell’ispirazione naturalistica. Poi la virata: Fragole di Cinabro e Antropomorfa ci introducono nella seconda parte, più inquieta e meccanica, dove il suono si fa riflessione sull’uomo, sul consumo e sull’alienazione.
Straordinario il lavoro degli ospiti: Eva Morelli, compagna di vita e musicale ne Il Bacio della Medusa, impreziosisce il tessuto sonoro con flauto, sax e theremin, evocando echi jazz-rock e timbri di sapore scandinavo. La fisarmonica di Claudio Ridolfi in Sublimazione dona al brano una vena folk tragica e ancestrale. E la voce inconfondibile diAlvaro Fella dei Jumbo, in Ciò che trascende, è la perfetta chiusura: un epilogo lirico e quasi mistico, che rompe il silenzio strumentale per lasciare un messaggio chiaro e necessario – essere sé stessi in un mondo che omologa e raffredda.
La scrittura musicale di Petrini è matura, libera e coraggiosa: La Materia del Suono è un atto d’amore per il progressive inteso nella sua accezione più autentica, quella della sperimentazione, della contaminazione, del racconto sonoro totale.
Un album che è insieme manifesto e meditazione, capace di parlare al cuore ed alla mente dell’ascoltatore. Non solo un debutto solista, ma l’affermazione di una voce artistica compiuta, coerente, emozionante.
Tracklist: L’ARMONIA DELLA NATURA (Come in mare le onde; Alla Deriva; Macchia Verde; Immagini al Tramonto; Etere; Sangue Freddo) / SULL’ARTIFICIO DELL’UOMO (Fragole di Cinabro; Antropomorfa; Sublimazione; Mimesi; La Plastica; Ciò che Trascende)
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