Gazzara plays Genesis - The lamb lies down on Broadway
Gazzara plays Genesis - The lamb lies down on Broadway
(Irma Records - 2025)
Un sogno che torna a vivere
Francesco Gazzara non è nuovo alle sfide. E chi lo segue sa quanto profondo sia il suo amore per il mondo dei Genesis. Un amore che, nel tempo, ha preso forma in una vera e propria tetralogia discografica – Play Me My Song (2014), Here It Comes Again (2020), Foxtrot (2022) e Selling England By The Pound (2023) – in cui il suo tocco pianistico e orchestrale ha saputo rileggere con rispetto e poesia l’epopea di una delle band più iconiche della storia del prog.
Ma stavolta Gazzara ha deciso di andare oltre. Con The Lamb Lies Down on Broadway, del quale è partito il pre-order ieri, affronta la sua impresa più ambiziosa: una trasposizione strumentale completa del doppio concept album che i Genesis pubblicarono nel 1974. Un’opera complessa, visionaria, simbolica, che per molti rappresenta il vero capolavoro del gruppo e uno dei vertici assoluti del rock del Novecento.
Pubblicato in edizione limitata da IRMA Records, questo lavoro non è solo una rilettura. È un’immersione totale. Una discesa, senza difese, dentro l’universo allucinato e frammentato di Rael – protagonista della narrazione originale ideata da Peter Gabriel – ma qui senza parole. Niente voce, niente testo. Solo la musica. E, paradossalmente, è proprio nel silenzio delle parole che questa versione riesce a parlare ancora più forte.
Ascoltarlo è stato come scoprire l’opera per la prima volta. Ogni passaggio mi ha restituito dettagli nascosti, sfumature armoniche e melodiche che nell’album originale erano talvolta soffocate dal peso narrativo del canto. Gazzara riesce a far emergere quella materia sonora profonda che spesso resta sotto pelle, rivelando un'anima ancora più intensa e cinematografica.
Il lavoro di arrangiamento è fatto con cura maniacale, ma senza freddo accademismo. C’è rispetto, certo, ma anche calore, libertà e passione. Il pianoforte è il cuore pulsante del progetto, affiancato dal suono avvolgente dell’Hammond e del Mellotron, strumenti che evocano subito la poetica di Tony Banks. Ma è l’ensemble, guidato con eleganza, a dare respiro all’intera opera: Dario Cecchini (Funk Off) ai fiati, David Giacomini alla chitarra, e una sezione d’archi – Fabrizio Paoletti, Giulia Nuti e Giorgia Pancaldi – che trasforma ogni brano in un quadro orchestrale vivo, vibrante.
Non c’è un “brano preferito”. E non serve cercarlo. Questo album va vissuto come un unico flusso sonoro, un lungo sogno orchestrale che ci accompagna – come Rael – tra realtà e visione, incubo e redenzione. È un viaggio, non una sequenza di tappe.
In un tempo in cui i Genesis sembrano aver chiuso definitivamente il sipario (con l’uscita di scena di Phil Collins), Gazzara ci regala qualcosa che va oltre il tributo. È un atto d’amore autentico, lucido, sentito. Un tentativo riuscito di restituire vita e respiro a un’opera che, anche senza parole, continua a raccontare, emozionare, vibrare.
Un ascolto che non si consuma in una volta sola ma va interiorizzato, lasciato sedimentare. O forse, semplicemente respirato.
Tutto d’un fiato. O, meglio ancora, lentamente.
Come si fa con i sogni.
Ascolta Gazzara plays Genesis_The lamb lies down on Broadway su Bandcamp
Per acquistare l’album in edizione limitata:
👉https://francescogazzara.bandcamp.com/album/gazzara-plays-genesis-the-lamb-lies-down-on-broadway-double-album
Maggiori info su: www.gazzaraplaysgenesis.com o info@gazzaraplaysgenesis.com
.jpg)


